Mine Vaganti
Poster del film di Ferzan Özpetek
Locandina del film Mine Vaganti

Mine vaganti è un film del 2010 diretto dal regista Ferzan Özpetek, italiano dalle origini turche.

Nel cast, decisamente corale, troviamo molti nomi del panorama italiano moderno, come Riccardo Scamarcio, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Ilaria Occhini, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini e Daniele Pecci.

Mine Vaganti è stato scritto da Özpetek con la collaborazione di Ivan Cotroneo, realizzato con un budget di circa sette milioni di euro, è stato prodotto e distribuito dalla nota casa cinematografica romana, la Fandango di Domenico Procacci, in collaborazione con Rai Cinema e il contributo della Regione Puglia, attraverso la fondazione Apulia Film Commission.

Tema centrale della pellicola è la famiglia contemporanea, Özpetek sceglie una famiglia salentina, e attraverso il racconto delle vicende e dei tratti più intimi dei suoi componenti, carca di eliminare le maschere sociali e i luoghi comuni radicati nella società italiana. Lo fa inquadrando ritmi e trama nel genere della commedia, con una leggerezza e delicatezza senza precedenti.

Mine Vaganti: la trama

La trama si snoda attraverso gli affetti e le bugie della famiglia

Cantone, proprietaria di un grande pastificio industriale in Puglia, che attende con fervore il ritorno a casa di Tommaso (Riccardo Scamarcio) per vederlo alla guida dell’azienda insieme al fratello Antonio (Alessandro Preziosi).

Quello che la famiglia non sa, è che Tommaso non ha nessuna intenzione di tornare nella terra d’origine, soprattutto perché nella multiculturale Roma può vivere la sua omosessualità senza nascondersi, Tommaso ha anche un compagno, Marco, e vuole rivelare alla famiglia tutta la vicenda.

Queste, almeno, le intenzioni. Il film racconta un Salento borghese e chiuso, e lo fa esplorando i caratteri dei numerosi membri della famiglia Cantone, Stefania, la madre chioccia e soffocante, Vincenzo, il padre severo e irremovibile, Elena, la sorella che non vuole diventare solo una casalinga, e Antonio, il fratello maggiore che secondo il volere del padre dovrebbe affiancare Tommaso nella gestione del pastificio.

Ci sono poi un’eccentrica zia e una romantica nonna. Nei momenti in cui la famiglia si riunisce i segreti iniziano a saltar fuori, le liti anche, con il risultato di trattenere Tommaso nella terra Natale.

Il momento clou riguarda la rivelazione di Antonio, che ammette di essere omossessuale provocando uno shock al padre, che poi lo caccia di casa. Lo sgomento dei genitori si ripercuoterà anche su Tommaso, il “maschio” di famiglia deve necessariamente gestire il pastificio e i cambiamenti dell’azienda insieme ad Alba Brunetti, la figlia del socio del padre, in cui Tommaso troverà una amica e confidente preziosa.

Riconoscimenti

Il film ha ottenuto 13 candidature ai David di Donatello 2010, 5 Nastri D’argento e il Premio Speciale della Giuria al Tribeca Film Festival. Unico film italiano in concorso, al termine della rassegna newyorkese fondata da Robert De Niro, la motivazione del premio è stata così sintetizzata:

“Mine Vaganti esplora in maniera divertente la storia di due fratelli gay che cercano di trovare la felicità all’interno di una famiglia tradizionale italiana, restia ad accettare le loro scelte di vita. Combinando il dramma familiare e la farsa tocca l’argomento con calore, umore e grazia. Per averci fatto ridere, piangere e desiderare di prenotare immediatamente un viaggio nel sud Italia, noi premiamo il regista Ferzan Özpetek, il suo cast straordinario e i suoi collaboratori con questa menzione speciale”

Corale e divertente, un film in pieno stile Özpetek assolutamente da vedere.