Blade Runner 2049 è un film del 2017 diretto da Denis Villeneuve. Sequel del cult Blade Runner girato da Ridley Scott nel 1982, è ispirato alle atmosfere noir della fantascienza targata Philip K. Dick, il celebre autore del romanzo Il cacciatore di androidi.
Il cast d’eccezione, scelto per rivitalizzare le vecchie glorie del film precedente, vede tra i protagonisti Ryan Gosling, che interpreta il ruolo dell’agente K, e Harrison Ford, che ritorna nel ruolo di Rick Deckard. A completare il cast ci sono Robin Wright, Dave Bautista, Sylvia Hoeks, Ana de Armas e Jared Leto.
Il rischio in questi casi è quello di non riuscire a eguagliare minimamente l’originale, il film risente del confronto ma si salva sul piano visivo, che è il nucleo della sua originalità artistica. Infatti, il caos e la spazzatura della Los Angeles del 2019 sono spariti, sostituiti da un mondo perfettamente in ordine, in cui tutto è pulito e l’obbedienza regna sovrana insieme al conformismo. I dialoghi seppur profondi, risultano troppo didascalici, eccedono nella spiegazione e spesso lo fanno in ritardo rispetto alla reazione degli spettatori.
Spiace dirlo ma la pellicola soffre molto il paragone con Blade Runner, che, anche grazie alle sue perle filosofiche ma mai scolastiche, è uno dei film cult più apprezzati della storia del cinema contemporaneo.
Blade Runner 2049: la trama
Il film inizia nell’anno 2049, epoca in cui i replicanti si sono ormai integrati nella società e sono accettati dai semplici umani perché necessari alla sopravvivenza della specie.
L’agente K è un androide hi tech che ha il compito di catturare i vecchi replicanti Nexus ribelli, ha riscosso molti successi e non ha molti dubbi sulla sua funzione, fino a quando non ritrova un curioso oggetto in una fattoria.
K recupera una scatola che contiene lo scheletro di una replicante Nexus di sesso femminile, ma la vera sorpresa arriva quando richiede le analisi dei resti: la replicante è morta a causa di parto cesareo.
Il superiore di K, l’agente Joshi, rimane sconvolta dalla scoperta: non sapeva che i Nexus fossero capaci di riprodursi. Joshi è assalita da molti dubbi ma decide di far eliminare qualsiasi prova del ritrovamento, e di cercare il figlio della replicante, per non creare dissidi tra la comunità umana e quella degli androidi.
Anche K inizia a manifestare dei rimorsi di coscienza, che come saprà chi ha visto il primo film, è il tema centrale della pellicola di Scott, per cui, molto combattuto, si presenta alla Wallace Industries, la fabbrica dei replicanti moderni.
Tra le stanze dell’azienda scopre che lo scheletro ritrovato appartiene a Rachael, l’amante del cacciatore Rick Deckard, scomparso con lei dal 2019.
Il capo della società, Niander Wallace, crede che la capacità riproduttiva dei Nexus possa favorire la crescita delle colonie extramondo, i luoghi popolati esclusivamente dai replicanti, e ordina ad un suo agente di rubare i resti di Rachel dalle mani di K e Joshi… qui inizia il viaggio di K nella sua storia e in quella della sua specie.
Riconoscimenti
Il film ha ottenuto 2 candidature ai Premi Oscar. In Italia, al Box Office, Blade Runner 2049 ha incassato 5,4 milioni di euro nelle prime quattro settimane di programmazione e 2 milioni di euro nel primo weekend.
Da vedere con poche aspettative.